Come diventare animatore (Parte 2)

Come diventare animatore (Parte 2)

Nella prima parte di questa mini guida su come diventare animatori, abbiamo visto quali sono i requisiti per candidarvi e come scegliere l'agenzia di animazione a cui affidarvi. Passiamo ora ad altri due step molto importanti: è arrivato il momento di scrivere il Curriculum e prepararvi a vivere al meglio il colloquio conoscitivo.

Il curriculum vitae e il colloquio di selezione

Il curriculum vitae è fondamentale per attirare l'attenzione dell'agenzia con la quale vi state candidando. Esponete in massimo due pagine le vostre esperienze formative e professionali, sottolineando soprattutto quelle attinenti al mondo dell'animazione e dello spettacolo.

Su cosa fare leva? Il possesso di brevetti e certificati sportivi o che attestino il livello delle lingue (soprattutto parlate), le competenze relazionali e sociali, e le attività  precedentemente svolte nel grande mondo dell'intrattenimento.

Può essere utile accompagnare il Cv con una lettera motivazionale nella quale, in breve, dettagliare le motivazioni che vi spingono  a candidarvi e perchè avete scelto proprio quell'agenzia: è importante restare con i piedi per terra, senza esagerare con aggettivi reboanti e ripetitivi.

Anche al colloquio è importante mantenere lo stesso profilo: vi state candidando per una posizione di animatore, non di pagliaccio: insistere sulle battute, volendo per forza fare colpo sul recruiter, può essere controproducente. Con gli ospiti dei villaggi che incontrerete, infatti, non serve sempre essere a 1000 all'ora, tanto meno con chi vi dovrà  scegliere.

Siate voi stessi, presentandovi nel migliore dei modi, infondendo fiducia, affidabilità  e senso di responsabilità  e ponendo tutte le domande che avete. Chi vi giudica, si accorgerà  di quanto peso date a quello che state facendo, pur essendo un lavoro solo stagionale.

La formazione come animatore turistico

Ogni agenzia che si rispetti organizza corsi di formazione per diventare animatore turistico e formare i team alla vision aziendale. Ognuna ha un proprio modo di fare e di intendere l'intrattenimento: c'è chi punta di più sulle attività  sportive, chi sugli spettacoli e chi sulla programmazione diurna.

I giorni di formazione sono spesso una full immersion di energia ed emozioni con tanti coetanei che condivideranno con voi la voglia di mettersi in gioco e di non prendersi troppo sul serio.

Ai corsi si imparano le tecniche di comunicazione per entrare da subito in empatia con gli ospiti, ma anche come organizzare e condurre un torneo, quali regole rispettare e come comportarsi in presenza di difficoltà  o problemi insorti.

Come diventare animatore turistico non si impara di certo ad un corso di pochi giorni, che può essere però un'occasione anche per aumentare l'autostima e tirare fuori l'animatore che c in ognuno di noi! Preparandoti emotivamente e tecnicamente ad affrontare questo mondo, sarai davvero pronto a partire e a vivere un estate come animatore turistico!

Cosa aspetti? Candidati alla Big Up Academy!